mercoledì 13 aprile 2011

Fukushima Daiichi Nuclear Plants: bollettino tecnico sullo stato dell'impianto, dei reattori e della contaminazione.

Oggi post un po' tecnico che servirà ai chimici provetti che "ci capiscono".
Nel complesso, la situazione nello stabilimento di Fukushima Daiichi rimane molto grave, ma ci sono primi segnali di ripresa in alcune funzioni, come l'energia elettrica e la strumentazione di controllo.
Non ci sono state modifiche né alla classificazione provvisoria di "accident level 7" secondo la scala INES né alle relative misure di protezione intraprese per fronteggiare la situazione...

L'11 Aprile si è sviluppato un incendio nella zona della struttura di raffreddamento dei reattori 1 e 4 che è stato però estinto manualmente dai tecnici presenti in loco. Non si sono verificate conseguenze sia in termini di rilascio di materiale radioattivo sia in termini di efficienza dell'impianto di raffreddamento.

Nel reattore 1 viene continuamente immessa acqua fresca con portate di 6 m3/h per mezzo di una pompa elettrica. Nei reattori 2 e 3  l'acqua dolce viene immessa utilizzando le linee antincendio, sempre con pompe elettriche autoalimentate, con portate di 7 m3/h.

Nei reattori 2 e 3 il contenitore del reattore e le zone circostanti sono mantenute a pressione atmosferica.

Le temperature RPV (Reactor Pressure Vessel - contenitore del reattore) rimangono al di sopra delle condizioni di arresto a freddo in tutte le unità, (in genere fissate a temperature inferiori ai 95 ° C). Nell'Unità 1 la temperatura alla bocchetta di alimentazione dell'acqua del RPV è di 206 ° C e alla parte inferiore del RPV è di 119 ° C. Nella Unità 2 la temperatura dell'ugello di alimentazione dell'acqua del RPV è di 165 ° C. La temperatura nella parte inferiore della RPV è stato segnalato a 208 ° C (questa misura è disponibile dal 12 aprile). Nell'Unità 3 la temperatura dell'ugello di alimentazione dell'acqua del RPV è di 99 ° C e alla parte inferiore del RPV è 116 ° C.

Non c'è stato alcun cambiamento dello stato tecnico nelle Unità 4, 5 e 6 e nell'impianto comune di stoccaggio del combustibile esaurito.

Nel frattempo giungono i risultati delle analisi relative alla contaminazione degli alimenti, che sono stati comunicati dal ministero giapponese della Sanità, del Lavoro e del Welfare il 12 aprile; le analisi hanno interessato un totale di 55 campioni prelevati l'8 e il 10 - 12 aprile. I risultati analitici per 53 dei campioni di ortaggi vari, frutta (fragola), frutti di mare e non trasformati del latte crudo in otto prefetture (Chiba, Fukushima, Gunma, Ibaraki, Kanagawa, Niigata, Saitama e Yamagata) hanno indicato che Iodio-131, Cesio-134 e/o di Cesio-137 o non erano presenti in concentrazioni rilevabili o lo erano in quantità comunque inferiori ai valori fissati dalle autorità giapponesi. Nella prefettura di Ibaraki, nei campioni prelevati lo scorso 11 aprile, un campione di frutti di mare è risultato al di sopra dei valori fissati dalle autorità giapponesi per Iodio-131, così come un campione di spinaci per il Cesio-134/Cesio-137.

Il 13 aprile, il Primo Ministro Giapponese ha chiesto al governatore della prefettura di Fukushima di avvisare la popolazione di limitare il consumo di funghi shiitake (coltivato su tronchi in campo aperto) prodotto presso il villaggio Iitate, fino a nuovo avviso. Le istruzioni impartite parlano anche di limitare la distribuzione di funghi shiitake prodotti nelle città di Data, Soma, Minamisoma, Tamura e Iwaki, le città di Shinchi, Kawamata, Namie, Futaba, Ookuma, Tomioka, Naraha e Hirono, oltre ai villaggi di Iitate, Katsurao e Kawauchi fino a nuovo avviso.

Si lavora dunque alacremente per riportare la situazione alla normalità, anche se i tempi non sembrano essere brevi.

I dati relativi alle contaminazioni non sono sempre coerenti e la popolazione passa dal vedere ministri che si vantano di mangiare fragole e altri ministri che limitano il consumo di alimenti.

Continuiamo a monitorare la situazione e vediamo cosa accade.
Per domani spero di recuperare dati aggiornati sui livelli di radioattività a terra e in mare nella zona di Fukushima.

Buono studio
GAGiuliani
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FONTE
INES

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