mercoledì 16 marzo 2011

Le cause dell'avvelenamento di Chernobyl: documento di J. Frot.

I recenti accadimenti nipponici e il peggioramento della crisi nucleare attualmente in atto, riportano alla memoria il 1986 ed il disastro che coinvolse la città di Chernobyl.
In questo post vi propongo un documento a firma di J. Frot, che ripercorre la storia dell'evento e che fornisce indicazioni utili su come valutare ciò che sta accadendo ora in Giappone.
Penso sia molto utile leggere questa relazione, soprattutto per chi non ha vissuto quei giorni e che ne ha soltanto sentito parlare.
Vi offro un... piccolo estratto, così che vi possiate fare un'idea di cosa parla:

"LE CAUSE DELL’AVVENIMENTO CHERNOBYL

Il 26 aprile 1986, verso l’una del mattino, il reattore n°4 della centrale ucraina di Cernobyl, nel corso di un test a bassa potenza richiesto dall’autorità centrale di Mosca, fu soggetto ad un’escursione di potenza: in qualche secondo la stessa raggiunse valori dell’ordine di 100 volte quella nominale; poiché il fluido termovettore - acqua leggera - non era più in grado di smaltire questa enorme quantità di calore, si è vaporizzato in una frazione di secondo, causando alle ore 1 23 minuti e 44 secondi (ora locale) un’esplosione di vapore.

Il reattore fu distrutto. Una radioattività dell’odine di 12 Exabequerel (circa 300 milioni di Curies) si è liberata nell’atmosfera in una decina di giorni, contaminando in modo significativo una zona di 150 000 km2, abitata da circa 6 milioni di persone e producendo su una gran parte dell’Europa un aumento misurabile della radioattività.


L’avvenimento Cernobyl presenta due aspetti:

A. L’esplosione del reattore nucleare sovietico RBMK n° 4;
B. I danni sanitari conseguenti


Esamineremo di seguito gli aspetti separatamente, dato che i danni sanitari non erano una conseguenza inevitabile dell’esplosione. Tuttavia alcune cause, di natura politica, hanno influenzato questi due aspetti dell’avvenimento.


Ricordiamo che, prima di Cernobyl, il nucleare civile del mondo libero aveva conosciuto due incidenti principali : quello del reattore GCR di Windscale in Gran Bretagna nel 1957 e quello del reattore PWR n°2 della centrale di Three Mile Island negli USA nel 1979. Ciascuno dei due incidenti fu classificato al livello 5 della scala internazionale degli avvenimenti nucleari - scala INES - che comporta 8 livelli (da 0 a 7) e che fu definita dopo Cernobyl.

Contrariamente all’opinione comunemente diffusa, questi due incidenti non hanno causato morti né feriti e nessun studio epidemiologico ha messo in evidenza un qualunque impatto sanitario.
"


L'articolo è a firma di Jacques FROT, ingegnere, ex-Direttore di Mobil Oil Française; Membro del Comitato Scientifico dell’AAPN (Associazione Ambientalisti Per il Nucleare), fondatore e animatore del Gruppo Comunicazione (GR.COM) dell’AAPN.
Non è l'unica fonte disponibile, ma è comunque una campana da sentire.
Trovate il documento qui:
"LE CAUSE DELL’AVVENIMENTO CHERNOBYL, di Jacques FROT"

Ricordo che il 13 Aprile 2011 - 14:30/16:00, presso l'ISIS "G. Natta" di Bergamo ed a cura di Armanda Ferrarini, si terrà una conferenza proprio su questo tema, dal titolo "L’INCIDENTE DI CHERNOBYL LE CAUSE, LE CONSEGUENZE".
Vi rimando al post "Convegni e Seminari di Aprile 2011 all'ITIS "G. Natta" di Bergamo: scopriamoli insieme." per approfondimenti e per visionare anche gli altri appuntamenti formativi

Buono studio.
GAGiuliani

________________________
FONTE
ecolo.org

0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...